Grecia

Il porto del Pireo

Il Pireo è il porto centrale della Grecia. È una città nella regione dell'Attica, situata a sud-ovest di Atene. La città del Pireo è composta da tre distinti porti di acque profonde: il principale di Kantharos e i due più piccoli di Zea e Munichia. Nell'antichità, il Pireo fu per duecento anni il fiorente centro commerciale e navale della Grecia, fornendo fondi ad Atene sotto la protezione della potente flotta della democrazia ateniese, e, quindi, ne assicurò l'eminenza politica. Da allora, molti popoli passarono per il Pireo, fra questi: Romani, Franchi, Turchi e altri. Il Pireo andò in declino. Nei secoli bui, il Pireo perse il suo antico nome e fu chiamato Porto Leone o Porto Drako, dal nome di una grande statua marmorea di un leone sulla costa che le navi in ​​arrivo potevano avvistare. I viaggiatori che attraversarono il Pireo prima della Lotta per l'Indipendenza descrivono la città come "terra desolata". Prima della Rivoluzione del 1821, a Pireo c'erano solo poche baracche, un capannone che fungeva da ufficio doganale e il monastero di S. Spiridione in cui vivevano pochi monaci. La svolta nella storia moderna si ebbe nel 1834, quando la capitale fu trasferita ad Atene. La città doveva essere abitata e formato il porto per soddisfare le nuove esigenze della vicina capitale. Negli anni successivi la città subisce un grande sviluppo demografico, economico e edilizio e negli ultimi tre decenni dell'Ottocento si sviluppa nella capitale commerciale e industriale del secolo. All'alba del 20° secolo, il Pireo contava una popolazione di 75.000 abitanti e venne definito dalla stampa dell'epoca “la città del lavoro”. Seguì poi il periodo frivolo della Belle-Epoque -che fu meglio applicato nello sviluppo del Neo Faliro- e seguito dall'insediamento di profughi dell'Asia Minore a metà degli anni '20. Le industrie ricevettero un gran numero di nuovi lavoratori, manodopera specializzata e a basso costo e la popolazione della città fu raddoppiata.

Tuttavia, le conseguenze della seconda guerra mondiale furono piuttosto gravi per la città. Il violento bombardamento dell'11 gennaio 1944 le forze anglo-americane distrussero gravemente la maggior parte delle infrastrutture industriali del Pireo. Dopo la guerra niente era più lo stesso. Gli scarsi tentativi di ricostruire l'industria del Pireo non sono mai riusciti ad avere risultati a lungo termine. Oggi il Comune del Pireo e diversi altri comuni suburbani formano l'area maggiore del Pireo con una popolazione totale di circa 500.000 abitanti. L'Università del Pireo è una delle più grandi del paese. La città ha ospitato numerosi eventi durante le Olimpiadi estive del 2004 tenutesi ad Atene. Oggi il porto del Pireo è il porto principale della Grecia e uno dei più grandi del Mediterraneo. Il Pireo è il porto più grande d'Europa e uno dei più grandi al mondo per traffico passeggeri. Nel 2020, il Pireo si è classificato come il 4° porto per trasporto di container in Europa. Il Pireo è anche uno dei porti crocieristici più grandi d'Europa.

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Ιtalia

Il sistema portuale di Catania

Oltre al porto principale della città, Catania è caratterizzata da un sistema portuale minore formato da piccoli moli pescherecci e dedicati alle barche. La costa ionica, che va da Catania ad Acicastello, presenta delle caratteristiche peculiari, determinate dalla presenza di lava: basti pensare ai borghi marinari di S.Giovanni Li Cuti e Ognina ad Acitrezza con i suoi faraglioni e l'isola Lachea. Questi piccoli porti sono interconnessi in un unico sistema con grande potenziale turistico. Ma vediamoli più in dettaglio: San Giovanni li Cuti è il nome di un piccolo borgo marinaro di Catania, vi si accede dall'omonima via, traversa di viale Ruggiero di Laurìa, nel quartiere di Santa Maria della Guardia. La spiaggia si trova tra il porto omonimo, utilizzato solo dai piccoli pescherecci, ed alcune spiagge alle quali si accede tramite la vicina Piazza Europa. Ognina è un altro piccolo borgo marinaro di Catania.

Il porto, da sempre conosciuto come Porto Ulisse, si trova sulla costa nord della città di Catania ricavata da un'insenatura nella scogliera rocciosa; fu approdo portuale di Catania fin dall'antichità. Nella zona dove sorge l'attuale porto scorreva il fiume Lognina (o Ognina), che venne poi coperto da una colata lavica dell'Etna in epoca medievale. Il porto si trova a circa 3 miglia a nord-est del Porto di Catania ed è protetto da un molo foraneo di oltre 150 m con faro rosso di segnalazione sulla testata, un molo interno più piccolo e vari pontili alleggianti. Acitrezza è una frazione del comune di Aci Castello, in provincia di Catania.

È il primo centro abitato a nord di Catania. È un centro peschereccio di antica e notevole tradizione, famoso per il suo paesaggio. Si affaccia sul mar Ionio e dista circa 9 chilometri da Catania. Il porto si affaccia su un tratto di mare caratterizzato dall'isola Lachea e dai Faraglioni. Dichiarato riserva naturale con decreto regionale, il complesso dei Faraglioni e dell'Isola della Lachea rappresenta un ambiente ecologico e geologico che ha pochi confronti.

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Francia

Il porto di Bastia

Il Porto Vecchio di Bastia, come un gioiello nella sua custodia, è incastonato nel cuore della città vecchia tra la Piazza del Mercato e la Cittadella. Bastia nasce nel 1378 quando il governatore genovese Leonello Lomellini lasciò il castello di Biguglia per stabilirsi in una fortezza "A Bastia". Questo sito dominava una marina di pescatori che allora si chiamava Porto Cardo (l'attuale Porto Vecchio). L'insediamento di cittadini genovesi e la costruzione di fortificazioni a protezione del nuovo insediamento diedero origine ad un quartiere: Terra Nova (l'attuale Cittadella). La vecchia Porto Cardo divenne poi, al contrario, Terra Vecchia. Le fortificazioni furono completate nel 1480 e ci vollero cinquant'anni (1530) terminare la costruzione del Palazzo dei Governatori, poggiato sull'antica fortezza. Nei secoli XVI e XVII la città alta seguì la tradizione delle città genovesi: pianta a scacchiera e strade diritte. Dalla fine del 18° secolo la città prosperò e la popolazione crebbe notevolmente. Durante il 19° secolo, la città si espanse verso nord e verso l'alto. Il paesaggio urbano subì poi grandi cambiamenti: la costruzione di tribunali, l'ampliamento della piazza di San Nicola, e la costruzione di numerosi edifici borghesi lungo ampi viali. Comodamente seduti su una delle terrazze di un caffè del Porto Vecchio, ci si lascia trasportare dalla danza delle barche, il cui passaggio sembra protetto dalla chiesa di San Gianbattista, i cui emblematici campanili dominano con orgoglio la Marina. Quartiere pittoresco, il Porto Vecchio è riuscito a preservare un'anima di altri tempi. In passato, frequentate dalla flotta genovese, le navi reali e imperiali lasciarono il posto a imbarcazioni da diporto e da pesca che dalle prime ore del mattino spuntano tra le acque del bacino. Spesso, i più mattinieri e i più fortunati possono godersi anche il pesce appena pescato venduto al molo stesso. Luogo vitale e di divertimento, il Porto Vecchio ospita numerosi ristoranti che offrono un'ampia varietà di delizie culinarie: cucina tradizionale, specialità del mondo, pesce e frutti di mare, gelati fatti in casa... non c'è dubbio che si riesca a trovare ciò che si cerca. Durante il periodo estivo, sia i locali che i villeggianti possono godere del piacere di un quartiere pedonale la sera, dove eventi religiosi e attività musicali e culturali si susseguono a ritmo frenetico.

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Croazia

Il porto di Spalato

SPALATO – Il porto più antico della città Gli origini del porto di Spalato risalgono all'epoca in cui la vicina Salona era un insediamento illirico: la prima menzione scritta risale al 2° secolo a.C. Grazie alla sua eccellente posizione sulla sponda orientale dell'Adriatico, il porto attirava mercanti e marinai greci. Successivamente conquistata dai Romani, divenne poi città dal palazzo di Diocleziano nel IV secolo d.C., e infine si trasformò in uno dei più importanti porti dell'Adriatico. Nel XII secolo, grazie alla sua posizione di collegamento tra la costa e l'entroterra, la Spalato medievale sviluppò sia il commercio di carovane che marittimo.

Nel XVI secolo furono costruiti il Lazzaretto e la dogana furono con l'arrivo delle carovane ottomane. Nel 17° secolo, la lunga guerra di Candia pose fine all'epoca d'oro del porto di Spalato. L'attività portuale si riprese con successo e continuò a svilupparsi fino al XIX secolo. La monarchia austro-ungarica del secolo diede la supremazia ad un altro porto croato, provocando così una paralisi a Spalato. Il Lazzaretto chiuse e il traffico delle carovane s'interruppe. Alla fine del XIX secolo, il traffico nel porto aumentò a causa dell'improvviso bisogno di vini dalmati.

Dopo la Seconda guerra mondiale, il porto riprese a svilupparsi. La guerra d'indipendenza degli anni '90 fermò il traffico delle merci. Tuttavia, dall'inizio del nuovo millennio, il porto iniziò a crescere e divenne un importante simbolo logistico del territorio. Per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, tra Venezia e i porti dell'Egeo, il porto di Spalato è uno tra i più importanti per le crociere dell'Adriatico. Allo stesso tempo, la lunga storia e numerosi siti culturali e del patrimonio attirano migliaia di turisti. Oggi, con circa 170.000 abitanti, Spalato è la seconda città più grande della Croazia, un importante centro culturale, turistico, industriale, commerciale, amministrativo e sportivo della Dalmazia.

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